MIGRANTI FINANZIATI DALLE ONG CON MICROCREDITI ?

Microcredito per migranti: come funziona?

Detto questo, come funziona il microcredito erogato ai migranti dalle Ong? Ce lo dice la Befarini, dopo attenti studi ed analisi. Innanzitutto occorre dire che le Ong, le cui sedi si trovano in genere in Europa o negli Stati Uniti, operano in realtà anche nei paesi d’origine da cui partono i flussi migratori. Da queste organizzazioni, singoli o intere famiglie ricevono un “prestito di rimessa” di qualche migliaia di euro per pagare gli scafisti che organizzano il viaggio. Giunti nel paese di destinazione, sempre che arrivino vivi, non appena iniziano a guadagnare, devono restituire il prestito, inviando il denaro ai familiari rimasti, che devono rifondere materialmente le rate alla Ong. Il tutto con la finalità, a detta dell’organizzazione no profit, d’incentivare l’economia locale grazie agli interessi maturati sulle rate del prestito. Peccato che la realtà sia ben diversa. Nei paesi in cui viene praticata questa forma di finanziamento infatti i suicidi e la vendita di organi causati dall’impossibilità di restituire le rate, sono in costante aumento. Gli unici che da tutto questo hanno un ritorno sono infatti le Ong e le agenzie di recupero credito, visto che il denaro inviato di fatto non viene restituito alle Ong perché nella maggior parte dei casi è l’unica fonte di entrata che garantisce la sopravvivenza dei familiari che lo ricevono.

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