Equitalia demolita dalla Corte Costituzionale !

 

 

La Corte Costituzionale ha definitivamente fermato l’ arroganza dei sistemi utilizzati per aggirare l’ obbligo dei concorsi pubblici da parte dell’ Agenzia delle Entrate.

L’ effetto di questa sentenza ? Nullità degli atti emessi dall’ Agenzia delle Entrate sottoscritti da “dirigenti” che non lo potevano essere (dirigenti che percepivano comunque compensi come se lo fossero).

La sentenza n. 37/2015  dell’ Ill.ma Corte Costituzionale è stata emessa  pochi giorni fa.

I dirigenti dell’Agenzia delle Entrate che hanno rivestito il ruolo di  “dirigenti  di fiducia” presso l’Amministrazione finanziaria,  non perché avessero vinto il concorso ma solo per  coprire dei posti vacanti per un certo periodo  di tempo, sono tutti “illegali”.
Quindi  l’Agenzia  delle Entrate,  a far data dal 1992,  per  carenza  di  organo direttivo ha fatto ricorso a delle reggenze che sono per natura provvisorie ed ha  illegittimamente autorizzato  a firmare degli atti in qualità di dirigenti,  dei funzionari pubblici senza qualifica né titoli né alcun conferimento di legge.
Questa evidente illegittimità eseguita dall’Agenzia delle Entrate è già stata censurata dal TAR Lazio nella precitata Sentenza, ma la logica conseguenza non può che essere l’inesistenza di tutti gli atti che questi funzionari reggenti, ma non dirigenti, hanno firmato e trasmesso.

Oltre la metà dei dirigenti che hanno firmato gli atti in questi anni non avevano i poteri per farlo e tutte le cartelle di Equitalia trasmesse dall’Agenzia delle Entrate ma firmate da questi dirigenti vanno ANNULLATE.

Sentenza scaricabile Corte Costituzionale Sentenza 37_2015

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