Nel 2011 il nostro è risultato essere il Paese con il maggior numero di sentenze inapplicate
L’Italia ancora una volta nel mirino della Corte di Strasburgo. Nel 2011 il nostro è risultato essere il Paese con il maggior numero di sentente inapplicate (2.522 su un totale di 10.689). Ma non solo. Nel 2011 l’Italia ha pagato come risarcimento ai cittadini di cui ha violato i diritti quasi 8 milioni e mezzo di euro, 2,5 in più che nel 2010. Tutta colpa della lentezza che contraddistingue la giustizia made in Italy. È quanto emerge da un rapporto pubblicato dal Consiglio d’Europa. Dal rapporto emerge inoltre che è aumentato il numero di casi, passati da 6 nel 2010 a 23 nel 2011, in cui le autorità italiane hanno pagato il risarcimento in ritardo.
Ma la cosa che fa infuriare Strasburgo è che si tratta del quinto anno consecutivo che l’Italia detiene il record di Paese con il maggior numero di sentenze della Corte europea per i diritti dell’uomo rimaste inapplicate. Alle spalle del’Italia, nella classifica 2011 degli Stati “inadempienti” stilata a Strasburgo, si colloca la Turchia con 1.780 casi seguita della Russia con 1.087 casi, della Polonia (924) e dell’Ucraina (819).
Cartabia dice: “I diritti violati dal comportamento di alcuni (una minoranza si spera) operatori della Giustizia sono intollerabili!”.