Vaccini: ministero condannato

Vaccini e danni, il nesso causale

La sentenza della Corte d’Appello di Milano riconosce il nesso tra un vaccino e una grave patologia

La sentenza riconosce il nesso tra vaccini e una grave patologia, un’encefalopatia che causa crisi epilettiche.

La decisione è definitiva dopo la conferma dello scorso 10 novembre della sezione Lavoro della Corte d’Appello civile di Milano della pronuncia con cui il Tribunale di Vigevano aveva condannato il ministero della Salute a versare l’indennizzo a una donna oggi quarantaduenne
Il medico Asl nel 1975 aveva vaccinato la bambina di sei mesi non informando i genitori che il vaccino, come effetto collaterale già conosciuto in medicina, avrebbe potuto causare l’encefalopatia con gravi ripercussioni sulla qualità della vita della piccola.

Quando qualche giorno dopo le fu somministrata la seconda dose del vaccino cominciarono a manifestarsi i primi problemi: convulsione e anomalie nell’elettroencefalogramma sempre più frequenti che si sono aggiunte ad altre problematiche di grave disabilità.

I rilievi arrivano ad affermare che la bambina era affetta da una forma di epilessia che nel 60% dei casi, come sottolinea il perito, deriva proprio da encefalopatia che, come riportato già allora nella letteratura medica, può essere tra le «reazioni avverse» di quel vaccino.

Dunque il vaccino era la causa «altamente più probabile».

Sull’importante decisione interviene Codacons, promotrice di una petizione per fermare il decreto sui vaccini, che spiega: «I giudici così come i periti hanno accertato oltre ogni ragionevole dubbio che il vaccino ha plausibilmente causato la malattia nella neonata.

Alla luce di tale sentenza, le ultime affermazioni rese da Aifa (Agenzia italiana del farmaco) circa le reazioni avverse alle vaccinazioni appaiono non esaustive.

Preoccupano i dati raccolti da Codacons, secondo cui dalla banca dati europea risultano 8.409 casi di sospette reazioni avverse tra il 2012 e il 2017.

Fonte: Vaccini: ministero condannato a risarcire una donna per i danni subiti dopo oltre 40 anni
(www.StudioCataldi.it)