Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione con sentenza n. 9250/2014 hanno rafforzato nel nostro ordinamento un principio: il magistrato deve osservare il termine per il deposito della sentenza e non si possono accampare scuse quando il ritardo supera del triplo i termini di legge.
Esistono termini ben precisi non solo per gli avvocati (che devono depositare i propri scritti difensivi), ma anche per i magistrati che debbono depositare le sentenze a conclusione dei giudizi. Nella pratica però i termini per i magistrati sono spesso disattesi, trattandosi di termini “ordinatori”, ossia termini la cui inosservanza non produce decadenze.
(fonte Studio Cataldi)