Facebook: multa da 110 milioni di euro !

L’Antitrust europeo ha sanzionato Facebook per aver trasferito i dati degli utenti da una piattaforma all’altra

Dopo la multa di 3 milioni di euro inflitta a WhatsApp dall’Antitrust italiano, per avere indotto gli utenti a condividere i loro dati con Facebook, un’altra scure si abbatte su Palo Alto.

Stavolta è l’Antitrust europeo a sanzionare la società per ben 110 milioni di euro, per non avere fornito informazioni corrette quando ha acquistato la piattaforma di messaggistica nel 2014.

Per la Commissione europea, l’azienda al momento dell’acquisizione aveva negato il trasferimento dei dati degli utenti da una piattaforma all’altra, cosa invece avvenuta in seguito.

 

La diffamazione a mezzo Facebook è reato anche se non si fanno nomi

Con la sentenza numero 16712/2014 la Corte di Cassazione torna ad occuparsi della fattispecie di reato disciplinata dall’articolo 595 del codice penale, ossia della diffamazione.

L’elemento di novità di questa pronuncia sta nel fatto che nel caso esaminato dai giudici di piazza Cavour l’offesa dell’altrui reputazione è avvenuta attraverso Facebook e senza fare nomi.

Il post diffamatorio inoltre era stato letto da una ristretta cerchia di iscritti.
Sta di fatto che pur non essendo stata fatta menzione di alcun nome, erano stati indicati alcuni particolari che potevano rendere identificabile la persona diffamata.

Più in dettaglio, un maresciallo delle Fiamme Gialle, aveva scritto su Facebook frasi dal tenore offensivo nei confronti di un collega e della moglie di quest’ultimo di cui non aveva fatto i nomi.

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