Per i debiti sembrava arrivata la soluzione, una delle soluzioni “salva suicidi” ed invece nella pratica la definirei “ritarda suicidi”.
La Legge 3/2012, promulgata per cercare una soluzione alle migliaia di situazioni di indebitamento dovuto alla crisi, evidenzia la sua poca utilità. I Tribunali nominano professionisti che ancora “brancolano nel buio” e con la loro inesperienza fanno buttare ulteriori soldi ai malcapitati speranzosi “sovraindebitati”.
Agenzie misteriose di professionisti che chiedono soldi anticipati per valutare il singolo caso, ma se uno è sovraindebitato dove trova i soldi ?
Lo Stato ci mette del suo chiedendo per l’ iscrizione a ruolo non una volta ma bensì DUE il versamento del contributo unificato.
In conclusione la faranno da padroni ancora le banche che, favorite da una recente Legge, potranno impossessarsi molto rapidamente e con pochissimi costi delle case, faticosamente acquistate, dei prossimi candidati al suicidio.
I debiti eccessivi sono dovuti, nella maggior parte dei casi, non certo al fatto di avere le mani bucate, bensì a situazioni non volute dal debitore, perdita del lavoro, malattia, ecc.
Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha specificato che anche i titolari d’ impresa rientrano in taluni casi nella categoria dei “consumatori”, potendo pertanto beneficiare delle possibilità della succitata Legge.
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Recente sentenza della Cassazione a questo LINK
Sergio Cartabia
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