Multa illegittima se il vigile urbano è in borghese !

[spider_facebook id=”12″]Ed ecco un altro motivo per ricorrere contro certe “tasse” camuffate da sanzioni previste dal Codice della Strada.

Il giudice di pace di Trento, con sentenza n. 157 del 10 maggio 2014, ha stabilito che le multe comminate da agenti della polizia municipale in borghese e fuori servizio sono illegittime.

Ovviamente non si tratta di generalizzare, bisogna valutare caso per caso.

Per ora guardate l’ articolo completo sul sito diritto.it a questo LINK.

Basta pignoramenti della prima casa !

[spider_facebook id=”11″]Dopo lo stop dei pignoramenti alle prime case dei contribuenti deciso dal nostro Parlamento con il decreto del fare, (decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 convertito, con modifiche, in legge 9 agosto 2013, n. 98, ieri 10.09.2014), è arrivata anche una significativa sentenza  della Corte di Giustizia Europea,  C. Giust. UE n. C-34/13, che ha messo un freno anche a Banche e finanziarie.

Secondo la Corte, “Il Giudice può bloccare provvisoriamente la Banca o la Finanziaria che mette all’asta la casa se nel contratto sono presenti delle clausole abusive“, ovvero tutte quelle clausole vietate dalle direttive UE e che la banca o la finanziaria hanno fatto comunque firmare al cliente.

Il diritto all’abitazione è un diritto intangibile ed è tutelato anche dalla Unione Europea.

La corte ricorda che va rispettata la direttiva 93/13/CEE  relativa alle clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori.
Così se la banca o la finanziaria ha fatto firmare clausole abusive, l’ipoteca è nulla ed il pignoramento (come la successiva vendita all’asta) vanno bloccate.
Il diritto all’abitazione in sostanza prevale nel caso di applicazione di clausole vietate dall’UE.
Una grande vittoria per i cittadini, che, dopo lo stop ad Equitalia, ora potranno stare tranquilli anche con le Banche e le finanziarie, purchè ci sia stata applicazione di clausole abusive nei propri contratti.

SENTENZA COMPLETA

 

Strisce blu: multe nulle se il comune non prova esistenza di parcheggi gratis vicini

Con la sentenza della Cassazione civile , sez. VI, ordinanza 03.09.2014 n° 18575,  la Suprema Corte ha affermato che l’onere di provare la presenza delle condizioni ostative all’operatività dell’obbligo di predisporre spazi liberi di parcheggio non grava sull’opponente trasgressore, bensì sull’Amministrazione opposta.

Nel giudizio di opposizione a verbale di accertamento di infrazione del Codice della Strada, grava sull’autorità amministrativa opposta, a fronte di specifica contestazione da parte dell’opponente, che lamenti la mancata riserva di una adeguata aera destinata a parcheggio libero, la prova della esistenza della delibera che escluda la sussistenza di tale obbligo ai sensi dell’art. 7, comma 8, del Codice della Strada.

Ordinanza completa (fonte Altalex)